Mash Up Albums: De La Soulviet, Ghostfunk

Non sono più gli anni novanta e la golden age dell’hip hop sembra ormai andata da un pezzo ma oggigiorno ci sono senz’altro un bel po’ di cats, chi nell’underground chi in superficie, che riempiono gli scaffali dei negozi di dischi e il web con un gran numero di produzioni & rime di qualità, sorvolando sul noto talento di chi è più esposto ai media e al successo internazionale come i vari Madlib, Dilla, 9th Wonder, Doom etc. scavando più nell’underground si trovano produzioni e progetti super originali e di qualità. Volendo buttare giù un po’ di esempi siamo lieti di dare spazio ad alcuni progetti piuttosto recenti..alcuni di questi sono due degli album realizzati dal produttore statunitense Miami-based: TenDjiz .

Un album Mash Up intitolato De La Soulviet con beat frutto di campionamenti sovietici e rime prese in 

acapella dai grandi classici dei De La Soul, l’album citato è disponibile in free download dal website dell’artista. Rimanendo in tema East meets West, l’altro album di TenDJiz questa volta composto di sole strumentali, The Soulviet Beat, include alcuni beat decisamente funky e anche qui i campioni assemblati vengono direttamente dal funk e dal jazz made in Russia. Di questo album è possibile ascoltare un assaggio di ogni traccia e acquistarlo in formato digitale per circa 10 $ sempre sul website del beat maker. Prima di presentare il prossimo album colgo l’occasione per scrivere qualche riga su quella che fu la scena Funk-Jazz-Disco russa degli anni 70’ e 80’. In questi anni infatti questi generi musicali hanno una diffusione globale diffondendosi dall’Africa all’India e influenzano naturalmente anche le produzioni sovietiche nonostante il teso clima politico di quel periodo. Tra queste produzioni ce ne sono alcune provenienti da diversi paesi dell’ex-Unione Sovietica come ad esempio l’Ungheria ed Estonia, molti di questi album e singoli sono stampati da una casa discografica che si chiama Melodiya, label statale fondata nel 1964. Su questa label vengono stampati diversi vinili di diversi generi musicali dalla musica classica al rock passando per le colonne sonore per trasmissioni televisive. Durante gli anni 80 sono molte le produzioni Disco e Disco Funk stampate per questa label, così come sono molte le produzioni degli anni 70’ che hanno un markato Beat Funk con influenze Soul Jazz e Free Jazz. I Prezzi degli LP originali prodotti da questa label, sempre in ambito Funk, Jazz e Disco, hanno un certo valore sul mercato e non si trovano molto facilmente. Recentemente la casa discografica di Minneapolis specializzata in ristampe Secret Stash ha stampato due volumi di una molto discussa compilation basata sulla riscoperta di queste produzioni dell’Ex Unione Sovietica dando maggiormente spazio al Funk. 

Lasciando Miami e l’Ex Unione Sovietica per recarci a NYC un altro album recentemente pubblicato (uscito anche in vinile per la gioia dei crate digger) è quello del Dj produttore Max Tannone, un' altra chicca in stile Mash Up, il produttore newyorkese dopo aver miscelato in gran stile il rap di Jay Z con le musiche dei Radiohead,aver remixato il flow e le rime di Mos Def e Talib Kweli in Dub Style, questa volta la combinazione vincente di stili vede come protagonista direttamente dal Wu Tang Clan: Ghostface Killah (già di per sè funkeggiante e amante delle sonorità blaxploitation) e sonorità Afro Funk e Highlife. L’album suona molto bene e porta una ventata di fresco nella produzione Hip Hop newyorkese..vivamente consigliato l’ascolto..

Check it Out !!

De La Soulviet by DeLaSoulviet

SoulShine ReMiX : Evidence To Be Continued

Yo People !! This is the remix of the massive Evidence' s hit from his new album Cats and Dogs..To Be Continued !!
The beat has been sampled from a 70's russian funky tune !!

Funk 45: Jesse Johnson-Funky Soul Stroll

Late 60's Funky Joint by Jesse Johnson, californian Oak Records..

Download:
Jesse Johnson-Funky Soul Stroll

The Revolution Will Not Be Televised: Biografia di una Rivoluzionaria

E’ la prima volta che mi trovo a scrivere su questo blog e questa mia collaborazione, pur non essendo in ambito musicale, la vedo comunque attinente all’aria che si respira su queste pagine.

Scrivo con la speranza che queste poche righe accendano la  curiosità su una parte della storia (afro-) americana e su chi ha dato parte o tutta la propria vita a servizio della rivoluzione, della giustizia, del proprio popolo per sconfiggere dogmi discriminatori ed assassini come il razzismo che, pur volendolo ignorare, esiste in misura minore ancora oggi.

“La rivoluzione è una cosa seria . Quando ci si impegna nella lotta, deve essere x la vita”: è con queste parole che si potrebbe racchiudere il pensiero di Angela Davis e di persone come Huey Newton, George Jackson, di tutti i “Fratelli di Soledad”  e non solo, che hanno trascorso anni in prigione, lasciandovi a volte anche la propria preziosa vita, non perdendosi d’animo e non rinunciando mai a far sentire la propria voce … questo è il pensiero di tutte quelle persone che si sono esposte in prima fila nella lotta perché non potevano vivere con l’idea  che i propri ” fratelli” finissero in prigione o venissero ammazzati esclusivamente per il colore della propria pelle ….

“Autobiografia di una rivoluzionaria” di Angela Davis è stato il libro che mi ha portato a riflettere, ancora una volta , su come i pregiudizi possano mietere così tante vittime e “tenerci imprigionati con catene invisibili”. Angela Davis come specifica più volte  sia nel’introduzione sia nelle pagine del libro non voleva parlare di sé, ma parlare di un movimento, di una presa di coscienza, dei rivoluzionari come lei …. perchè la rivoluzione, o comunque l’unica forza in grado di cambiare le cose, è il popolo, il popolo che manifesta, che si informa, che non può sopportare il dolore che si prova vedendosi uccidere una fratello, un padre, un vicino, per cosiddette “cause giustificabili”, il popolo che si riunisce per giornate intere fuori dalle prigioni per infondere coraggio e non far sentire solo chi è al di là delle sbarre … perché al di là delle sbarre ci potresti essere tu o qualsiasi altro innocente vittima del sistema corrotto … il sistema che ti vorrebbe vedere sconfitto e senza più un granello di voglia di vivere che pensano di toglierti attraverso la reclusione nel degrado totale; ti vorrebbero far regredire al periodo infantile come dimostra l’immancabile presenza dei giochi nelle sale comuni delle prigioni … “quegli oggetti che rivestono la realtà della reclusione di uno strato di zuccherosa innocuità” così che tu sia più facilmente gestibile;  vorrebbero far credere alle donne che private delle loro faccende domestiche, si sentirebbero frustrate e colpite nella loro femminilità e perciò forniscono loro la possibilità di fare il bucato … come se questo fossero le donne, le donne viste solo al servizio maschile; vorrebbero farti sentire inferiore semplicemente su base razzista, infatti la gerarchia del carcere non faceva che alimentare anche l’ostilità razziale tra i detenuti …. le prigioni e tutto il sistema governativo potrebbe ammazzarti ma potrebbe anche non riuscirci, ma spingerti solo ad urlare più forte.

Angela Davis poi, oltre ad essere nera , era anche comunista e  a quei tempi  ed in quel Paese il termine “comunismo” evocava non solo il nemico ma qualcosa di immorale e di sporco, quindi dovette subire minacce sia dal semplice vicino di casa , poiché l’anticomunismo aveva sulla gente comune una presa psicologica molto profonda, sia dalla minaccia proveniente dall’Università dove era docente , che alla fine portò al licenziamento, sia dalla giustizia poiché  più di qualsiasi reato il fatto di essere un’ afroamericana comunista ti portava alla pena di morte o, una volta abolita, all’ergastolo.

Nonostante il perenne impegno politico verso i “fratelli” e una ponderata ricerca del giusto modo di poter realizzare una rivoluzione, recandosi anche a Cuba per permettere ai propri occhi di osservare un regime comunista che era stato per lei, fino a quel momento, solo un’ utopia e nonostante anni di reclusione durante i quali la propria lotta, silenziosa e non, continuava, Angela Davis in ultima istanza venne accusata ingiustamente di delitto per causa passionale: questo a dimostrazione che in quegli anni il razzismo era presente in tutte le sue vesti, una donna non era in grado di agire per ragioni morali, politiche o per desiderio di giustizia sociale ma esclusivamente secondo i dettami delle emozioni e delle passioni condizionate da un maschio al comando!

Angela D. attraverso la propria esperienza e attraverso le dettagliate descrizioni delle proprie emozioni può riportarci a prendere coscienza della forza dell’uomo, del come sia possibile non piegarsi davanti a chi si reputa più forte e che proclama l’ingiustizia; la paura, che pur traspare in queste pagine, è superata ampiamente da ideali più grandi e dal fatto che non si aveva il diritto di agitarsi quando si aveva paura , buttarsi giù o farsi prendere preda del vittimismo poiché c’erano persone come Charles Jordan, che aveva passato settimane in una cella di isolamento buia come la pece nel Carcere di Soledad, grande appena quanto bastava per stendersi sul cemento freddo, fetido d’urina e d’escrementi perché l’unico gabinetto disponibile era un buco nel pavimento non visibile nel buio; persone  come colui che aveva dipinto sul soffitto un cielo notturno perché erano anni che non vedeva la luna e le stelle; persone come George Jackson, di cui Angela D. era innamorata, che era stato persino ammazzato nel carcere di Soledad…. Quindi A.D. trasformò la propria frustrazione in ardente volontà di lotta.

“Alcuni di noi, bianchi e neri” , scriveva James Baldwin, “sanno quale duro prezzo è già stato pagato per creare una nuova coscienza, un nuovo popolo, una nazione nuova. Se lo sappiamo e non facciamo nulla, siamo peggiori degli assassini assoldati in nostro nome. Se lo sappiamo, allora dobbiamo batterci per la tua vita come se fosse la nostra – perché lo è – e sbarrare con i nostri corpi il corridoio delle camere a gas. Perché se ti porteranno via all’alba, la sera verranno a prendere noi” …

(“If they come in the morning” fu anche il titolo che A.D. diede all’Antologia che comprendeva una raccolta di scritti dei vari esponenti incarcerati del movimento.)

LIBRO VIVAMENTE CONSIGLIATO : “Autobiografia di una rivoluzionaria” di Angela Davis, 1974

                                                               Nuova edizione  casa ed. Minimum fax 2007

S.D. 

 


Da Ascoltare: Larry Saunders-FreeAngela
Download:

Larry Saunders-Free Angela

Funk 45: Brother Soul-Cookies

Brano funk  registrato a NYC nel 1974 con un eccellente break di batteria (campionato da diversi produttori Hip Hop e non solo, dai De La Soul a Cut Chemist) ed un certo flavour, sottolineato dai fiati, che sa di Jamaica.

Enjoy the Groove !!

                           
      
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Brother Soul-Cookies